mercoledì 2 maggio 2007

cancro

Questa mattina mi sono svegliata alle sei e trenta e non sono più riuscita a dormire. I pensieri sono balzati vivamente nel mio cervello; mia mamma è morta e tu devi fare la Tac per accertarti se hai le metastasi al fegato, sono tre anni che sei operata al seno e hai una gran paura. Porco Giuda quanto sono agitata! Eppure era ieri che dicevamo con distacco riferendoci a qualcun altro: ha il cancro. Ed ora il cancro è entrato nella nostra casa, in alcuni di noi, prima sconvolgendoci la mente, e a chi è "toccato", anche il fisico. Andiamo all'ospedale Pertini a prendere il questionario, bisogna leggerlo attentamente e firmarlo in ogni sua richiesta. Che importa leggerlo se sei obbligato a farlo? firmalo senza leggerlo tanto il rischio di morire è lo stesso. Così le ho detto e come due povere disgraziate ci siamo incamminate nei viali del Pertini verso il padiglione A, dove c'è il reparto di radiologia. Com'è dura la vita quando si vuole vivere! Mentre camminavamo in silenzio una fianco all'altra ho chiesto a mia mamma di aiutarmi. Aiutami tu mamma, fa che lei non abbia niente di grave, Dio aiutaci. E siamo andate avanti.

1 commento:

lolly ha detto...

vorrei avere un'idea precisa sulla tua esperienza della malattia.
paola